Sono tornato da poco più di due settimane lavorative a Roma, devo dire che è stata veramente una bella esperienza, nonostante viva in un piccolo paesino e non sia un amante del casino delle grosse città.

Ammetto, che camminare nella città eterna per andare a prendere la metro ha veramente il suo fascino, specialmente se il posto di lavoro è vicino a San Pietro e vedi la sua cupola sbucare tra i vicoli, colpita dalla luce del tramonto a fine giornata.

Vi confesso che questi giorni a Roma, hanno risvegliato la fantasia e sperimentazione fotografica, che avevo abbandonato negli ultimi mesi, per lasciare spazio a scatti “tecnici”, che “chiunque” potrebbe fare con un cavalletto e conoscendo alcuni concetti.

Mi era mancato fotografare con il cuore, liberando la mente e lasciandomi andare senza pensare troppo a dove posizionarmi, quanti scatti fare per la differenza di luce, senza pretese, ecc ecc ecc… La fotografia per me è soprattutto questo, lasciarsi andare e riportare prospettive diverse, che alla maggior parte delle persone non potrebbero saltare all’occhio. Un dettaglio, una visuale insolita, questi sono gli scatti che amo e che secondo il mio umile parere, non sono per tutti.

Diciamocelo, conoscendo le tecniche e andando nei posti super gettonati e dall’effetto WOW, tutti sapremmo portare a casa degli scatti, ma dietro casa riusciremmo a fare delle foto interessanti?

Inutile dire che ho fatto anche scatti classici come questo al tramonto a Nemi, ma in città, nel centro con soggetti conosciuti in tutto il mondo, questa volta sono tornato alle origini.

Quindi niente cavalletto e via di foto “a sentimento”, ed ecco che mi ritrovo a fotografare dettagli in giro per strada o delle candele nella chiesa di San Luigi dei Francesi, dove sono esposte anche le opere di Caravaggio.

Personalmente mi piacciono, vi lascio qualche scatto qui sotto, una mini galleria. Hanno un non so che di particolare, di unico, di mio.

Ma quella che amo più di tutte è questa foto. Stavo fotografando la cupola in fondo alla via, mi piaceva la prospettiva con i gradini sotto di me che guidavano lo sguardo verso il soggetto.

Poi succede. Due ragazzi, due innamorati si siedono insieme e per un attimo la foto cambia, regalandomi questa situazione fantastica che sembra quasi costruita, ma vi garantisco che erano 2 completi estranei e che è successo tutto in pochi secondi.

Morale della favola?

SI, bisogna conoscere le basi, composizione, luci, saper scattare in manuale, ma si deve andare anche oltre e creare qualcosa di nostro, qualcosa che vediamo noi e che un’altra persona potrebbe non vedere, e/o fotografare in modo anche completamente diverso, persino nel medesimo posto.

E’ anche questo il bello della fotografia!

Per voi cos’è la fotografia?

Sono molto curioso di sapere la vostra e soprattutto di vedere qualche scatto spontaneo fatto con il cuore!

Se vi va mostratemi queste foto taggandomi su Instagram e usate l’hashtag #amichevolescattoconilcuore